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Grazie per la cioccolata

Diego Minoia - musicista e scrittore
Pubblicato da Diego Minoia in Film musica classica · 6 Febbraio 2011



Grazie per la cioccolata (titolo originale Merci pour le chocolat, una volta tanto non stravolto dalle presunte necessità del marketing cinematografico italiano) è un film di produzione franco-svizzera diretto dal regista francese Claude Chabrol, uno dei creatori della Nouvelle Vague cinematografica transalpina insieme a Godard, Truffaut, Rohmer ...
Il film, prodotto nel 2000, fu presentato fuori concorso alla 57^ Mostra del Cinema di Venezia (fuori concorso, e molti critici lo definirono il film più bello della Mostra di quell'anno, perchè si volle in Giuria Chabrol)
La vicenda è, come spesso nel cinema francese, giocata sul non detto, sul percepito tra le pieghe dei dialoghi e delle espressioni.



I personaggi sono pochi e ben tratteggiati psicologicamente: Marie-Claire Muller, detta Mika,proprietaria di una fabbrica di cioccolato (Isabelle Huppert) André Polonski,pianista concertista (Jacques Dutronc), Guillaume Polonski, figlio di André e della sua prima moglie (Rodolphe Pauly), Louise Pollet, proprietaria di un laboratorio di analisi (Brigitte Catillon), Jeanne Pollet,sua figlia, dotata pianista in preparazione per un importante Concorso (Anna Mouglalis).
La Huppert, una delle attrici preferite di Chabrol, spesso interprete nei suoi film, è il personaggio centrale, rappresentazione algida e implacabile del Male assoluto che si nasconde nella mente umana.
Una rappresentazione non melodrammatica ma quotidiana e direi familiare del Male che porta alla rovina la vita di coloro che entrano nella "rete", nel suo spazio vitale.



E la musica?
Beh, la musica è un elemento essenziale e forte in questo film, non solo perchè due dei protagonisti sono pianisti e vi sono numerose scene in cui suonano ma anche perchè accompagna, con alcuni temi in modo ossessivo (ripresi da Funérailles di Franz Listz) lo sviluppo della vicenda e l'ossessione della protagonista, spaccata in due tra il Bene che mostra di fare (finanziando istituti medici) e il Male che ha dentro di sè.
Le annotazioni relative alla musica di Listz e di Britten date dal concertista Polonski alla giovane allieva sono interessanti e niente affatto scontate.
In conclusione: un buon film, ben girato, ben recitato ... con la musica nell'elenco dei protagonisti.

Copyright Diego Minoia 2011


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